Al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e all’Assessore alla Cultura e al Turismo Massimo Bray.
26 settembre 2021
Nelle serate del 28 agosto e del 4 settembre scorsi, la “deriva” commerciale e televisiva della Notte della taranta – che aveva trovato un suo primo momento apicale nel 2019, con la sconcertante presenza, come “presentatori”, della soubrette Belen Rodriguez e del suo compagno (di allora) Stefano De Martino – ha segnato forse il punto più basso nel baratro della mercificazione e dello snaturamento della cultura immateriale salentina, suscitando una indignazione ampia e trasversale, anche per i risultati in termini musicali, troppo legati ai modelli del pop televisivo e di bassa qualità. Inutile entrare nei dettagli. D’altronde ne siete stati entrambi spettatori.
La Notte della Taranta è stata in breve colonizzata (in senso proprio) dalla RAI, che la smercia riattivando, forse inconsapevolmente, un folklorismo paternalista e macchiettistico nei confronti del Sud.
D’altro canto, la sistematica messa in campo di attività imperniate sulla logica dell’evento, l’esclusiva ricerca di visibilità, accompagnata da una certa “ansia da prestazione”, per cui ogni anno pare bisogni alzare il tiro, in termini meramente quantitativi, senza il conforto di un lavoro culturale più vasto, hanno procurato un profondo snaturamento e svilimento del “patrimonio” che si vorrebbe “valorizzare”.
Per questo chiamiamo in causa la Fondazione Notte della Taranta, istituto che impegna una percentuale cospicua del budget regionale per lo spettacolo dal vivo, e di fatto controllata dall’ente regione e comuni della Grecìa salentina, che dunque ne condividono anche le responsabilità gestionali.
Innanzitutto, sarebbe auspicabile un’operazione volta alla trasparenza sul piano dei rapporti contrattuali con l’emittente televisiva. Quali sono i termini del contratto, come sono stati ripartiti i diritti e le spese, cosa ha rinunciato la Fondazione? (Per inciso, gli statuti della Fondazione prevedono che essa “provveda alle attività di gestione dei diritti di proprietà intellettuale o industriale che ne derivano”. È stato rispettato questo comma?)
Chi precisamente – e con quali procedure – ha scelto i maestri concertatori e gli ospiti? Ci sono stati accordi con i discografici?
Inoltre, ritenete che si stia svolgendo il mandato esplicitato nello statuto all’articolo 2:
“Promuovendo autonome iniziative e coordinando l’azione dei soci, per la valorizzazione e la tutela del territorio del Salento. (…) In particolare, (…) essa intende realizzare azioni positive in favore di manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione, e più in particolare di progetto di sostegno e sviluppo alla ricerca culturale sul fenomeno del tarantismo, delle tradizioni grike e salentine, con particolare riferimento alla musica popolare”.
La Fondazione Notte della Taranta, secondo Voi, sarebbe fautrice di un intervento culturale più complessivo sui temi della tutela, conoscenza e valorizzazione del patrimonio etnomusicale locale? Qual è il contributo offerto alla ricerca sul tarantismo e sulle tradizioni salentine? Oltre a creare occasioni di spettacolo, ha lavorato, come richiesto da più parti da tantissimi anni, per costituire una biblioteca e un archivio sonoro e visivo in cui custodire la (fortunatamente) vasta documentazione sulla musica tradizionale del Salento e i tanti studi che negli anni si sono moltiplicati su di essa?
D’altronde, come può funzionare un’istituzione culturale senza un Consiglio scientifico! Presidente, Assessore, nell’organigramma riportato sul sito della Fondazione, il Consiglio Scientifico non c’è, alla faccia degli statuti!
Simili interrogativi ci spingono a chiederVi una riflessione sull’operato della Fondazione Notte della Taranta e su quanto si sta compiendo sotto i nostri occhi. Magari aprendo – in qualità di governo regionale – un tavolo di discussione onesta e circolare sulle “promesse tradite” delle istituzioni pubbliche rispetto a un movimento culturale nato dal basso.
In senso propositivo, ci permettiamo di suggerire in estrema sintesi alcune proposte operative, frutto di una ormai lunga concertazione:
– occorre una modifica allo Statuto della Fondazione, che preveda esplicitamente una percentuale minima del bilancio annuale (ad esempio il 30%) da destinare a progetti culturali che non siano il Concertone e il relativo festival;
– fra gli obiettivi prioritari della Fondazione dovrebbero esserci la creazione e la gestione di una biblioteca e di un archivio multimediale dedicati alla musica salentina e al tarantismo, da mettere a disposizione, con le competenze adeguate, di cittadini, studiosi e appassionati;
– va ricostituito un Comitato Scientifico autorevole e messo in condizione di svolgere dignitosamente i propri compiti;
– per quanto riguarda l’evento estivo, sarebbe auspicabile una maggiore autonomia fra il management culturale – selezionato con criteri e procedure trasparenti fra riconosciuti professionisti del settore – e gli organi di indirizzo politico (che di fatto ora gestiscono la totalità dell’evento). Probabilmente anche in questo caso potrebbe essere utile una revisione statutaria che dichiari l’incompatibilità fra cariche elettive ed appartenenza agli organi della Fondazione;
– infine, il Concertone deve abbandonare la logica puramente televisiva nazionale e ritornare ad essere soprattutto un luogo di incontro della vasta comunità di appassionati della musica popolare salentina. Senza trascurare, nel disegno dello spettacolo, nella scelta del maestro concertatore e degli ospiti, un più alto standard qualitativo e una attenzione particolare alle “musiche del mondo”, promuovendo anche così, in musiche, danze e parole, il dialogo fra popoli e culture.
(foto presa al web)
Di seguito l’elenco dei firmatari. Chi vuole aderire può scrivere a vincenzo_santoro@hotmail.com specificando nome, cognome e “professione”
1. Vincenzo Santoro, operatore culturale e studioso, Roma
2. Andrea Carlino, storico della medicina, docente, Uni Ginevra
3. Brizio Montinaro, attore e studioso, Roma
4. Lele Marchitelli, musicista, Roma
5. Ferdinando Blasi alias Nandu Popu, musicista, Lecce.
6. Sandro Cappelletto, giornalista e musicologo, Roma
7. Gino Satta, antropologo, docente Univ. Bari.
8. Roberto Fiorini, Promotore progetti culturali, Firenze
9. Rà di Martino, artista, Roma.
10. Alfio Antico, musicista, Ferrara
11. Maristella Martella, coreografa e operatrice culturale, Corsano
12. Clara Tosi Pamphili, V-presidente del Palazzo Esposizioni e docente Accad. Belle Arti, Roma.
13. Andrea Ravenda, antropologo, decente Univ. Torino.
14. Guido Ruotolo, giornalista, Roma
15. Luigi Negro, dirigente pubblico e operatore culturale, Lecce
16. Giorgia Fazzini, giornalista, Milano
17. Maria Cristina Cosentino, insegnante di italiano per stranieri, Roma
18. Raffaella Scarpa, docente Linguistica, Univ Torino.
19. Pino Schirripa, antropologo, docente Univ. di Roma.
20. Ilaria Miarelli Mariani, Prof. Museologia e storia della critica d’arte, Univ di ChietiPescara.
21. Livia Borghese, giornalista CNN, Roma.
22. Daniele Donpasta, musicista e artista, Roma.
23. Antonio Fanelli, Istituto de Martino e docente Univ Roma 1
24. Renata Nemola, musicista, docente Conservatorio di Bologna.
25. Julia Landrichter, artista, docente Accademia Belle Arti Venezia.
26. Gabriella Alfieri, produzioni musicali e agente, Lecce
27. Alexandra Miletta, Pensionata Professoressa, Roma
28. Amico Domenica, casalinga, Ceglie Messapica.
29. Andrea Monnini, Architetto, Milano
30. Andrea Rabbito, prof. Visual Studies, Univ. di Enna)
31. Andrea Torsello, studente, Alessano-Torino
32. Veronica Giordano, studentessa, Miggiano
33. Arturo Santarlasci, studente, Firenze
34. Angelo Silibello, ristoratore. Ceglie Messapica
35. Franca Tarantino, psicoterapeuta e insegnante di danza, Roma
36. Anna Luppi, artista e studiosa, Accademia Belle Arti Firenze
37. Annamaria delli Noci, avvocato, Lecce
38. Antonio Carallo, ballerino e coreografo, Berlino
39. Stefano Copelli, direttore di produzione (musica), Bologna
40. Antonio Glessi, media designer, Firenze
41. Veronica Giordano, studentessa, Miggiano
42. Alfio Longo, professore di lingua e letteratura straniera, maestro di danze tradizionali, Roma
43. Barbara Painvain, imprenditrice, Roma
44. Camillo Silibello, ristoratore, Ceglie Messapica
45. Capruzzi Tommaso, Pensionato, Conversano
46. Carlo Anzilotti, architetto, firenze
47. Chiara Lastraioli, storica della letteratura, Univ. di Tours.
48. Chiara Moretti, antropologa, docente Univ. di Bologna
49. Cristina Nava, giornalista, Milano.
50. Daniele Vigna, musicista, Collepasso
51. Diego Silibello, cameriere, Ceglie Messapica
52. Domenico Cariglia, Hairstylist, Milano.
53. Dora Barletta, interior designer, Piacenza
54. ELISABETTA GIULIANI, locandiera, Firenze
55. Enrico Fraschini, radiologo, Milano
56. Evelyn Fanelli, Martina Franca
57. Federica Tamarozzi, antropologa, conservatrice al Musée d’Ethnographie de Genève.
58. Filippo Biffani, designer, Roma.
59. Filippo Carlino, veterinario, Lecce
60. VIKTOR GEYER, scolaro, Vienna
61. Francesco Carlo Baroni, scultore artista, Milano
62. Francesco Nigro, macellaio, Villa Castelli
63. Francesco Pezzarossa, agente di commercio, Manduria
64. Franco Nacci, ristoratore, Ceglie Messapica
65. Gerardo Giorgi, resp marketing, Firenze.
66. Giorgia Puntoriere, Insegnante di yoga, Milano.
67. PAUL LANDRICHTER, pensionato, Vienna
68. Giovanna Indraccolo, Studentessa, Torino
69. Maria Cristina Cosentino, insegnante di italiano per stranieri
70. Giulia Dalgas, Studentessa, Firenze
71. EMMA GEYER studentessa Vienna
72. Giulia De Nardi, assistente di produzione, Roma
73. Giulio Ferretti, musicista, Ceglie Messapica
74. Guido Simonetti, produzione cinematografica, Firenze.
75. Ivano Gioffreda, Agricoltore, Poggiardo
76. Patrizia Lamborghini, Bologna
77. Jacopo Mattei, docente universitario, Milano
78. Larsia Ventra, consulente di ingegneria informatica, Pescaglia (Lucca),
79. Laura Leone, chef, Lecce.
80. Lucia Palmas Bitti, dipendente comunale, Firenze.
81. Luisa Bellanova, casalinga, Ceglie Messapica.
82. Marcella Libonati, regista, Roma
83. Marco Nuti, biologo, prof. Emerito Univ. di Pisa.
84. Maria Grazia Zapparrata, lettrice italiano, Univ di Tours.
85. Mario Tartaglia, impiegato, Roma.
86. MANUELA PALLAMAR, Tourist Manager, South-Africa
87. WERNER PALLAMAR, imprenditore, South-Africa
88. Marta Lazzari, Studentessa, Lecce
89. WALTER ECKL-DORNA, pensionato, Vienna
90. CHARLOTTE GEYER, scolara, Vienna
91. Massimiliano Cafaro, architetto, Roma
92. Nico Elia, geometra ,Ceglie Messapica
93. Nicole Petrucci, avvocato, Lecce.
94. Olivia Orsini, attrice, Parigi
95. Paride de Carlo, fotografo e media designer, Lecce.
96. Pier Luigi Copat, architetto, Parigi
97. Rosa Rinaldi, Roma, dirigente politico, Roma.
98. Sabrina Vergari, agente vendite, Lecce
99. Salvatore Carlucci, Chef, Grottaglie
100. Salvatore Nigro, barista Ceglie Messapica
101. ELFRIEDE ECKL-DORNA, pensionata, Vienna
102. Zoe Carlino, fashion stylist, Roma
103. Sergio Brenna, Milano, professore universitario in pensione, Roma.
104. Sergio Fintoni, Via B. Gozzoli 2/a Firenze Organizzatore mostre
105. Silvia Pettinicchio, docente universitario Milano
106. Stefania Russano, impiegato, Taranto
107. Stefano Tana, libero professionista, Firenze
108. Susanna Simonetto, impiegata, Roma
109. Valentina Paolini, libero professionista, Firenze
110. Virginia de Silva, antropologa, ricercatrice Univ. di Roma
111. Virginia Marzano, studentessa, Lecce
112. Beatrice Caputo,
113. Vittoria Fiorini, Studentessa, Firenze
114. Arrigo Portaccio, imprenditore, Maglie
115. Giulia Salvi, impiegata, Firenze
116. Delia Tusa, agronomo, Palermo
117. Anne Marijnen, politologa, Univ Paris 8.
118. Maria Beatrice Caputo, Comunicatrice, Milano
119. Katia Romano
120. Catia Granito, biologa, Uni Salento
121. Marco Bernardini, segreteria Uni Salento
122. Antonella Luppi, fisioterapista, Firenze
123. Fabrizia Peruzzi, immobiliarista, Firenze
124. Esmeralda Faraone Mennella, gente immobiliare, Lecce
125. Michela Santoro, libreria Idrusa, Alessano,
126. Andrea Cacciatore, Associazione Narrazioni, Alessano
127. Monica Flemac, insegnante, Roma;
128. Maria Albertone, danzatrice, Roma
129. Gaetano Maisto musicista, Roma
130. Gaia Carlino, studentessa, Roma
131. Anna Ruotolo, studentessa, Rome
132. Pietro Ruotolo, studente, Roma.
133. Barbara Crescimanno, insegnante di danza, Palermo
134. Simona, Ferrigno, libera professionista, Monreale
135. Melania Costa, Palermo. Libera professionista
136. Rosario Dalli Cardillo, impiegato, via Montepellegrino 114 Palermo
137. Francesco Correale, ricercatore CNRS, Parigi
138. Aurora Spisso, disoccupata, Maglie (Le)
139. Giulia Salvi, impiegata, Firenze
140. Patrizia Tartaro Impiegata Palermo
141. Gea Gambaro, disoccupata, Palermo
142. Franca Tarantino, psicoterapeuta e insegnante di danze popolari
adesioni successive all’invio:
143. Fernando Incurvati, docente, Roma
144. Lucia Severini, impiegata, Roma
145. Bruno Panico, musicista, Roma
146. Alessandro De Cicco, musicista, Roma
147. Barbara Pestellini, impiegata, Roma
148. Tiziana Loretelli Roma
149. Valeria Tarsia Roma
150. Paolo D’Amario, imprenditrice, Roma
151. Beppe Elia, musicista, Lecce
152. Nuccia Tronco, insegnante in pensione, Carlentini (SR)
153. Anna Nacci, redattrice radiofonica, Roma
154. Paola Taurino libero professionista settore turismo
155. Silvia Della Scala, danzaterapeuta e antropologa, Genova
156. MARTES Giovanni – Pensionato – Presidente Associazione Socio Culturale “Gli Amici del Salento” – VERONA
156. Bruna De Marinis, Pensionata, Monopoli
157. Alessandro Portelli, presidente del Circolo G. Bosio, Roma
158. Maria Piscopo, docente di lettere e storia dell’arte, ricercatrice ed esperta in coreologia del Sud Italia
159. Vincenzo de Pinto, videomaker, Molfetta
160. Silvia Coppola, liutaia, Lecce
161. Lavinia Mancusi, musicista, Roma
162. Lucia Damiani, bibliotecaria e promotrice della lettura, Brescia
163. VALENTINA MASTRIA, impiegata, Parma
164. Carla Minio, farmacista, Roma
165. Ornella Mazzi, docente, Roma
166. Maria Giovanna Di Meo, docente, Roma
167. Stefano Vaterlini, pensionato, Roma
168. Katia De Angelis, impiegata, Roma
169. Vanna De Candia, impiegata, Roma
170. Donata Muto, impiegata, Roma
180. Giovanna D’annibale, impiegata, Roma
181. Fulvia Damiani, impiegata, Roma
182. Stefania La Strombi, impiegata, Roma
183. Antonio Carallo, terapista Ayurvedico, Berlino
184. Maria del Rosso, redattrice del giornale online IlSudEst.it, blogger e poetessa, Molfetta
185. Gioele Levantaci, studente e musicista, Morciano di Leuca
186. Giovanni Carità, insegnante e consigliere comunale, Tricase
187. Lorenzo D’Amico, studente e rappresentante degli studenti, Lecce
188. Vito Nicolardi, Pensionato, Tricase(Le)
189. Marco Bello, studente Unisalento, Alessano
190. Daniele Metrangolo Fotografo Professionista, Tricase
191. Francesco Panico geometra libero professionista, Tricase
192. Alfonso Riso, insegnante, Corsano
193. Maria Giaquinto, attrice
194. Maria Scupola, Operatrice Socio Sanitario, Tricase(Le)
195. Giorgia Chinè, antropologa, Minervino
196. Alessandro De Paola, studente, Tricase
197. Maurizio Durante, pensionato e musicante
198. Lucia Igina Borsatti, insegnante in pensione
199. Rita Scolozzi, Assistente Sociale
200. Andrea Martes Conducente Autobus Roma
201. Lucio De Masi impiegato supermercato Tricase
202. Monica Martinat , storica, Lione
203. Rocco Melcarne, medico psichiatra e psicoterapeuta, Morciano di Leuca
204. Rosa Maldini, appassionata della cultura tradizionale salentina, Casalecchio di Reno (BO)
205. Max Però, musicista, Nardò
206. Raffaele Gorgoni, giornalista
207. Letizia Bindi, antropologa, Università del Molise
208. Giuseppe Maria COSTANTINI – Restauratore di Beni Culturali, Tricase
209. Giulia Rizzo, studentessa di antropologia
210. Bruna Botta, insegnante di italiano in centri di accoglienza per migranti, danzatrice e presidente dell’associazione La Mescolanza ODV. Napoli
211. Giovanni Cassano, ingegnere, Torino
213. Maria Laura Cinquegrana, insegnante e membro dell’associazione La Mescolanza
213. Agostino Laganà, ingegnere, Alessano
214. Ercole Fiorillo, docente ITT, Santa Maria Capua Vetere
215. Raffaella Zizzari, architetto
216. Pierluigi Mele, poeta, scrittore
217. Mario Gennari, microbiologo
218. Elisa Andretta, storica
219. Emanuela Gabrieli, musicista
220. Quintino Sicuro coofondatore del gruppo “Radici” canti e musiche popolari anni ’80
221. Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura
222. Carlo Trono, farmacista e fondatore della community pizzicata.it
223. Gerardo Settanni, Psicologo, Brindisi
224. Roberto Gallo, educatore sociale