Il Canzoniere Grecanico Salentino “miglior gruppo di world music al mondo”!!!

conzoneiresonglinesQuesta è veramente una grande notizia! Il Canzoniere Grecanico Salentino, gruppo storico della scena musicale salentina, ieri sera, nel corso di una cerimonia/concerto all’Elecric Brixton di Londra, è stato insignito dalla prestigiosa rivista Songlines del titolo di “miglior gruppo di world music” al mondo.

Tale premio, il più importante di questo settore, è stato in precedenza vinto da artisti del calibro di Goran Bregović, Amadou & Mariam, Anoushka Shankar, Kronos Quartet, Tinariwen, Ballake Sissoko, Rokia Traoré, Fanfara Ciocărlia, Tony Allen e, prima del 2009 – quando si chiamava BBC Radio3 World Music Awards – Gotan Project , Ibrahim Ferrer, Ojos de Brujo, Khaled, Youssou N’dour, Ry Cooder, Gogol Bordello, Ali Farka Touré. È dunque per la prima volta attribuito a degli italiani.

Uno straordinario riconoscimento per il gruppo, fondato dalla grande intellettuale Rina Durante nel 1975 e dal 2007 ereditato e rifondato da Mauro Durante, che negli ultimi anni si è progressivamente affermato come una delle esperienze più stimolanti e vivaci della scena italiana di derivazione “popolare”, distinguendosi per la qualità della proposta musicale e per una intensa attività live, in Italia e all’estero, che gli ha conquistato significativi consensi fra gli operatori specializzati e lusinghiere recensioni per i cd Pizzica indiavolata (2013) e Quaranta (2015). Folk Roots, un’altra importante rivista internazionale del settore world music, era già arrivata a definirli «una delle migliori band del mondo, senza ombra di dubbio».

E proprio con Canzoniere (Ponderosa), l’ultima produzione discografica, il CGS ha avuto l’ambizione di realizzare un lavoro in grado di stare perfettamente a suo agio ai più alti livelli del mercato internazionale, senza perdere però un forte e riconoscibilissimo radicamento territoriale. Nato e sviluppatosi tra Lecce e New York, dove Durante ha trascorso vari mesi, componendo parte dei brani insieme a prestigiosi collaboratori della scena statunitense, il cd contiene 12 canzoni (11 d’autore e una tradizionale), che, con testi prevalentemente in dialetto salentino, descrivono un poliedrico e coinvolgente caleidoscopio sonoro, oscillante fra il sofisticato pop-rock d’autore, (Quannu te visciuIentuCon le mie mani) che a volte inclina a una dimensione sorprendentemente sentimentale e intimistica (TienimeSempre cu mie), suggestioni world (in particolare in Subbra Sutta, scritta e interpretata insieme al cantautore anglo-francese Piers Faccini) e brani più “etnici”, in cui si sentono maggiormente le radici del gruppo (Moi, La ballata degli specchiLu giustacofane, dalla incalzante base ritmica, che utilizza anche una voce popolare ‘originale’ campionata, e la funkeggiante Intra la danza). A chiudere in qualche modo il cerchio, la Pizzica Da Sira, che faceva già parte del primo mitico cd del Canzoniere originario (del 1977) e qui riproposta in una versione assolutamente irresistibile.

La stampa internazionale, non solo quella di settore, ha dedicato al disco delle recensioni molto positive: The Guardian ne ha scritto ben due volte, con toni entusiastici ( «La pizzica vince ancora» e «Le Star pugliesi sono una bomba»); fRoots ha parlato di un «trionfo totale»; World Music Central ha trovato il disco «strabiliante» mentre la stessa rivista Songlines ha ribadito come sia un lavoro «coraggioso e audace, in cui il suono della pizzica si apre al mondo come mai prima». E apprezzamenti non sono mancati neanche sulla stampa italiana. Su tutti, voglio citare l’articolo di un ascoltatore curioso e raffinato come Luciano del Sette, che sul manifesto del 20 dicembre 2017 ha scritto:

Alessia Tondo, Silvia Perrone, Massimiliano Morabito, Giancarlo Paglialunga, Giulio Bianco, Emanuele Licci compongono un quadro sonoro che, mai lasciando in secondo piano la tradizione salentina, anzi esaltandola nella lingua dei testi, mostra straordinaria capacità di reinventarla, guardarla da angolazioni diverse, renderle moderno e rispettoso omaggio. E qui entra in campo l’aggettivo emozionante. Amore, orgoglio identitario, rabbia dolente per un Sud sempre dimenticato, indossano un abito musicale cucito con l’ago della pizzica, delle ballate, del pop, di venature classiche e di richiami del Vicino Oriente. È un abito elegante e perfetto, che sfila tra gli applausi sulla passerella della grande musica.

Ed ora, a coronamento di questo percorso superlativo, il premio di Songlines, che celebra al massimo livello la qualità artistica e l’intelligenza musicale (e direi anche la serietà nel lavoro) del Canzoniere, e che rappresenta anche un riconoscimento di grande rilievo per tutto il movimento della musica popolare salentina.

Il Canzoniere Grecanico Salentino: Mauro Durante (figlio di due dei “fondatori” Rossella Pinto e Daniele Durante) voce, tamburelli, percussioni, violino; Emanuele Licci (altro “figlio d’arte” di uno dei fondatori, Roberto Licci) voce, bouzuki; Giulio Bianco zampogna, flauto e basso; Alessia Tondo voce, castagnette e tamburello; Massimiliano Morabito organetto; Giancarlo Paglialunga voce e tamburello; Silvia Perrone alle danze.

Per leggere una approfondita scheda storica sul gruppo  dagli anni ’70 ad oggi – cliccare qui

Questo è il video, girato nel Capo di Leuca, di Moi, uno dei pezzi più affascinanti di Canzoniere

FacebookTwitterGoogle+WhatsAppGoogle GmailCondividi