Nel Castello di Corigliano un archivio multimediale della musica e della cultura popolare salentina

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Almeno fin dalla metà degli anni ’90 – cioè fin dai primi vagiti del ‘movimento della pizzica’ – si è levata a più riprese, da parte degli operatori, la richiesta, rivolta alle istituzioni locali, di investire nella costituzione di strutture pubbliche in grado di documentare dinamicamente e rendere accessibile la ‘memoria sonora’ della musica salentina, sia relativamente ai materiali storici (a partire dalle registrazioni effettuate dai tanti ricercatori che hanno lavorato sul terreno a partire dagli anni ’50: Alan Lomax, Diego Carpitella, Ernesto de Martino, Annabella RossiRoberto Leydi, Gianni Bosio, Giovanna Marini, ecc, per fare riferimento solo agli illustri ‘forestieri’), sia per quanto riguarda le variegate produzioni del movimento: dai cd dei gruppi della ‘riproposta’ fino alle pubblicazioni e agli studi riguardanti la scena musicale – e non solo – salentina.

Nonostante questo tema sia stato posto negli anni più volte e a vari livelli (tralascio un sia pur sommario elenco per carità di patria), finora, a parte il grande lavoro svolto a Bari, almeno per quel che riguarda le registrazioni storiche, con la creazione dell’Archivio Sonoro della Puglia (sulla cui storia e consistenza un po’ di info si possono trovare qui: http://lnx.vincenzosantoro.it/archivio-sonoro-della-puglia/ ), non sono state date risposte sufficienti, per cui ancora oggi non esiste, ad esempio, nessuna biblioteca pubblica in grado di offrire una documentazione di questo fenomeno, che pure tanta rilevanza ha assunto, a livello  culturale ma anche sociale ed economico. Cosa che mi pare abbastanza emblematica dei limiti delle politiche (pubbliche e non) seguite finora, considerato anche gli enormi investimenti fatti negli anni su questo settore, evidentemente indirizzati quasi del tutto verso le azioni più strettamente ‘spettacolari’.

Siamo dunque particolarmente felici di poter annunciare che, finalmente, grazie al progetto DAMA, promosso dalle associazioni Tarantarte e Diotimart e dalla cooperativa Coolclub, finanziato nella sua prima fase nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e in base ad una collaborazione instaurata con CoreACore e con il Comune di Corigliano d’Otranto, una prima struttura di questo genere sta per essere messa a disposizione dei cittadini.

A partire dal prossimo aprile infatti, il Castello ‘volante’ di Corigliano d’Otranto – prestigiosa struttura oggetto di una innovativa esperienza di gestione in partenariato pubblico/privato – ospiterà un Archivio multimediale della musica e della cultura popolare salentina, diretto da chi scrive. L’Archivio sarà composto da una parte digitale – disponibile online – e da una parte fisica, e comprenderà diverse centinaia di documenti fra libri, cd, tesi di laurea, articoli, dvd, riguardanti il vasto movimento di folk-revival che ha caratterizzato il territorio pugliese negli ultimi anni. Conterrà, inoltre, le principali pubblicazioni prodotte negli ultimi decenni sul fenomeno del tarantismo (per la bibliografia sull’argomento rimando al prezioso lavoro del compianto Sergio Torsello: http://lnx.vincenzosantoro.it/2015/03/12/la-tela-infinita-2-0-bibliografia-sul-tarantismo-mediterraneo-1945-2014/  ).

A partire da questo primo indispensabile nucleo di opere e documenti, l’Archivio intende ampliarsi, mettendo a disposizione anche un servizio di consulenza specializzata, rivolta in particolare agli studiosi e ai tanti studenti che lavorano a tesi di laurea su questi argomenti. L’intenzione è di costituire una sorta di cantiere aperto, che si arricchisca progressivamente in un’ottica collaborativa e che offra livelli di accessibilità differenziati in base agli interessi degli utenti.

L’appuntamento per la presentazione dell’Archivio è per sabato 31 marzo (ore 18 – ingresso libero) nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto. Dopo i saluti della sindaca Dina Manti, illustreremo i contenuti dell’archivio che sarà a disposizione di ricercatori, turisti e curiosi per la consultazione in una apposita sala del piano terra del Castello e online sul sito damasalento.it (disponibile dal 1 aprile).

Dama proporrà, inoltre, una serie di appuntamenti sulle musiche e sulle danze popolari con presentazioni di libri, showcase, seminari e corsi sulla danza dalle sue forme coreutiche tradizionali salentine fino alle più recenti esperienze di rielaborazione in chiave contemporanea.

La serata si concluderà con una ronda di musica, canto e danza alla quale sono invitati a partecipare suonatori, ballatori e appassionati.

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