FolkBooks 2016: il programma

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La rassegna dedicata alle più recenti e importanti produzioni culturali del “movimento” che ruota intorno alla musica di tradizione e alle sue rielaborazioni propone tre serate con incontri, presentazioni e concerti

Martedì 27 dicembre, mercoledì 4 e giovedì 5 gennaio torna a Lecce la rassegna FolkBooks, dedicata alle più recenti e importanti produzioni culturali del “movimento” che ruota intorno alla musica di tradizione e alle sue rielaborazioni.

Organizzata dall’Associazione Culturale Diotimart in collaborazione con Tarantarte, CoolClub e Dama – Danze e musiche dal Salento, la rassegna prenderà il via martedì 27 dicembre al Castello Carlo V di Lecce. Dalle 19 si inizia con la presentazione di Tarantulae di Maurizio Nocera, pubblicato dai Quaderni del Bardo. In questo poema “scritto a Badisco, forse in una notte d’agosto del 2015, davanti al mare che parlava alla luna”, l’autore rende omaggio a tre grandi personalità: il danzatore Giorgio Di Lecce, il tamburellista e cantante Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello. Loro, con la complessità del tarantismo, a vario titolo, hanno avuto a che fare, segnando la storia di questo fenomeno nella contemporaneità. Poi, “La Notte della Taranta”, la catarsi collettiva, il fascino e il richiamo di una forma antica e il suo resistere al e nel Tempo. Interverranno, con l’autore, Mauro Marino e Vincenzo Santoro che subito dopo dialogherà con il violoncellista Redi Hasa e la cantante Maria Mazzotta. A seguire i due musicisti proporranno alcuni brani che legano i repertori che navigano attraverso l’Adriatico e uniscono i Balcani e i Carpazi alle regioni del Sud dell’Italia. La sperimentazione e l’improvvisazione sono sapientemente bilanciati e creano nuovi percorsi musicali, in cui il passato si collega al presente. Dalla costa mediterranea fino alle coste dell’Europa orientale, la musica di Hasa e Mazzotta sfida i cliché folkloristici e inventa liberamente il proprio linguaggio sonoro.

Mercoledì 4 gennaio (ore 21.30 – ingresso libero) le sale di Palazzo Vernazza ospiteranno la presentazione e proiezione ufficiale del video Mamma Sirena di Officina Zoé firmato da Edoardo Winsperare e Luca De Paolis. Il gruppo – composto da Cinzia Marzo, Giorgio Doveri, Donatello Pisanello, Luigi Panico, Silvia Gallone e Lamberto Probo – è affiancato in questo nuovo videoclip dalla coreografa Maristella Martella e dalle danzatrici della Compagnia Tarantarte (Silvia De Ronzo, Manuela Rorro, Antonella Boccadamo, Laura De Ronzo, Veronica Calati, Cristina Frassanito e Carla Stasi – costumi di Ivana Pantaleo – Atelier Nannaleo). Mamma Sirena è l’ottavo disco dell’ensemble di musica popolare salentina nato nel 1993, ed è frutto di una lunga e accurata ricerca sui testi tradizionali e di un raffinato collage di frammenti diversi ricomposti dalla voce della cantante Cinzia Marzo. Lo stile è quello inconfondibile degli Zoè, attento alle sottili influenze che nel corso del tempo hanno arricchito la cultura del Salento senza mai perdere il forte legame con le origini.

La rassegna si chiuderà giovedì 5 gennaio. Dalle 18 (partenza da Piazza Duomo) per le vie del centro storico rivivrà La strina, rappresentazione itinerante del rituale del canto natalizio più diffuso della tradizione popolare salentina. Dalle 20 alle Officine Cantelmo spazio alla presentazione – curata da Chiara Coppola dell’Apulia Film Commission, e a cui parteciperà anche Antonio Chiga, sindaco di Zollino – e proiezione di tre recenti produzioni del regista Fabrizio Lecce di Meditfilm. Partenze del cantautore Massimo Donno traduce il brano in immagini come una sorta di diario di viaggio, dove il paesaggio rurale delle campagne salentine incontra le coste dell’Albania, i palazzi e le strade di Tirana, i mercati di Kruja e Durazzo. Tria Loja (Tre parole) è il video del duo Taxìdi – composto da Mattia Manco e Beppe Branca – girato in Grecia in location di assoluta bellezza come il Tempio di Apollo e le rovine del Teatro dell’ Antica Corinto, l’Acropoli di Atene, il Teatro di Epidauro e paesaggi del sud del Peloponneso. Mana è invece un documentario girato nella Grecìa Salentina, un diario filmato di una ricerca di campo condotta nel 2014. A seguire Vincenzo Santoro dialogherà con il musicista e cantante Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino. In chiusura concerto de Li Strittuli. Il gruppo nasce in un periodo di grande riscoperta della musica popolare Salentina. Iniziano un lungo lavoro di ricerca, entrando in intimità con gli anziani del posto, che con molto piacere, mettono a disposizione tutto il loro repertorio musicale, che ormai avevano accantonato da anni. Da questa lunga ricerca, vengono estrapolati alcuni dei canti più belli, che ancora oggi fanno parte della scaletta de “Li Strittuli”. Il gruppo propone un viaggio nella musica popolare salentina, fatto di pizzica pizzica, pizzica tarantata, stornelli d’amore, canti di lavoro e di protesta, privo di contaminazioni.

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