Una notizia molto importante per la cultura salentina (e non solo): è stato ripubblicato da Zane Editrice il romanzo più di Rina Durante, La malapianta, edito nel 1964 da Rizzoli e insignito del premio Salento.
La Durante (1928-2004) è stata una figura fondamentale per la vita culturale e politica salentina dagli anni sessanta fino alla fine del secolo scorso. Il suo impegno intellettuale, sempre basato su una forte sensibilità sociale, si è espresso a tutto campo: nella narrativa, nella collaborazione con le più importanti testate giornalistiche regionali, e nell’infaticabile attività di militanza politico–culturale, sempre dalla parte dei contadini, dei lavoratori, delle classi disagiate.
Ha inoltre avuto il merito, in anticipo su tutte le mode, di impostare con intelligenza e lungimiranza un seminale (e in gran parte misconosciuto) lavoro di ricerca e intervento sul tema della cultura popolare , che è alla base di tutto ciò che è stato costruito in seguito sulla musica di tradizione nel Salento.
Come ci ricorda Alessandro Leogrande in un suo saggio pubblicato su minimaetmoralia, il romanzo, “muovendosi tra realismo e sperimentalismo, è la descrizione di un mondo contadino scombussolato, in preda a un processo di disintegrazione prima e dopo la seconda guerra mondiale (come notò ad esempio Tommaso Fiore, cui il libro piacque particolarmente). A cinquant’anni di distanza, il tono delicato e antiretorico di Rina tiene attaccati alla pagina; così come la maestria nell’adottare un montaggio corale, che spezza per certi versi i canoni del realismo più rigido, mostra tutta la tensione della sua ricerca letteraria.”
Per leggere un mio ricordo di Rina Durante, scritto dieci anni fa, all’epoca della sua scomparsa, cliccare qui
Per ogni ulteriore informazione si può consultare il sito www.rinadurante.it