La Taranta diventa «app» per iPhone. E su Corriere.it diretta della grande notte

Scaricabile gratuitamente l’applicazione della kermesse diretta da Ludovico Einaudi: appuntamento il 28 agosto

di Luca Zanini

da www.corriere.it del 16 agosto 2010iPhoneApp1--140x180La taranta conquista anche il mondo dei tech-maniaci: da oggi è disponibile l’applicazione ufficiale per I-phone della «Notte della Taranta 2010» in programma nel cuore del Salento, a Melpignano, il prossimo 28 agosto. Una notte di festa e spettacolo che sarà trasmessa in diretta streaming sul sito di Corriere.it.

Realizzata dalla società romana Made in Tomorrow, già nota nel settore del software per cellulari, l’applicazione ha appena ricevuto la «benedizione» dei vertici della Apple. I manager di Cupertino, infatti, hanno detto sì soltanto a Ferragosto, ad un mese dalla richiesta ufficiale di autorizzazione. L’applicazione sarà presto disponibile anche per iPad.

TAMBURELLI DIGITALI – Scaricare la singolare applicazione sull’iPhone è gratuito. Digitando «taranta» sulla finestra di ricerca di App Store compare in testa alla lista – tra decine di app dedicate agli omonimi aracnidi – un programma che consente di avere a portata di mano il countdown per l’approssimarsi del grande appuntamento, una finestra con le foto e le notizie relative alle serate del festival che precedono il gran finale del 28 agosto, e un tamburello digitale, disegnato sul modello degli originali tamburelli salentini.

Toccando lo schermo e agitando il telefono cellulare, si ottiene il suono dei tamburelli che, tradizionalmente, danno il ritmo a migliaia di salentini protagonisti in piazza della Notte della Taranta. Chi nel pubblico del 28 avrà in mano un iPhone potrà «partecipare attivamente alla colonna sonora della notte» in cui culmina la manifestazione diretta quest’anno da Ludovico Einaudi.

Alla base dell’app-Taranta, 5 pulsanti per passare appunto dal countdown alle informazioni, al Programma, alle note di Storia della taranta, alla sezione Fun, con notizie utili e video. I possessori del dispositivo palmare prodotto da Apple potranno scaricare e consultare perfino le biografie degli artisti che si esibiscono sul palco e ascoltare musiche o vedere videoclip. Dallo screensaver con le foto dei migliori artisti sull’app per iPhone si possono poi inviare e-cards per invitare gli amici alla «Notte della Taranta»

HI TECH E TRADIZIONE – «L’idea dell’applicazione ci è venuta qualche mese fa quando arrivò l’iPad – racconta Sergio Blasi, ex sindaco di Melpignano e ideatore e fondatore del festival nell’agosto del 1998 -. Gli oltre 70 milioni di utenti che ogni giorno usano in tutto il mondo questi prodotti sono un bacino eccezionale: per noi questa app è un modo di stare nella contemporaneità, nella modernità, senza tradire le tradizione. Senza lasciare la nostra terra e la nostra cultura, conquistiamo una platea che nessuna televisione al mondo potrebbe darci». Si tratta, insomma, di «uno strumento che ci aiuta a raggiungere le nuove generazioni con un solo tocco».

Con la app-Taranta, «si può restare dentro il festival in ogni momento – prosegue Blasi -. Anche se non siete ancora in Salento potete seguirci e ascoltare i live delle nostre serate itineranti fino al gran finale di Melpignano. Eppoi il gioco del tamburello è coinvolgente: toccando l’icona o ritmando con il dito si riproduce la terzina della pizzica».

IL RITUALE DELLA PIZZICA – La «pizzica» è la musica che scandiva l’antico rituale di cura dal morso immaginario della tarantola, pericoloso ragno velenoso. La tradizione vuole che per liberare la vittima, di solito una donna, si suonassero incessantemente i tamburelli a ritmo vorticoso finché non veniva sciolta dall’incantesimo. Al suono dei tamburelli si accompagnava un ballo ossessivo e ripetitivo, che contribuiva ad esaurire il veleno. Ma ci sono anche le varianti della izzica e core» – la pizzica da corteggiamento amoroso – o pizzica tarantata, e della «danza dei coltelli», detta anche «pizzica a scherma».

OSSESSIONE DEL RITMO – L’ossessione del ritmo nella musica e nella danza sopravvivono ancora oggi e ne sono interpreti una ventina tra i migliori musicisti salentini che, riuniti nell’Ensemble La Notte della Taranta, oggi divenuta dell’Orchestra della Notte della Taranta, diretta quest’anno dal maestro Ludovico Einaudi per il Concertone del 28 (dalle 19.30 in piazzale ex Convento degli Agostiniani).

Nell’edizione 2010 del Festival La Notte della Taranta – promossa e organizzata da Fondazione La Notte della Taranta, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e Istituto Diego Carpitella con il sostegno di Regione Puglia e Provincia di Lecce – si esibiranno sul palco di Melpignano ospiti speciali come la fadista portoghese Dulce Pontes, la cantante greca Savina Yannatou, il dj e polistrumentista turco Mercan Dede, i salentini Sud Sound System, l’ensemble di danzatori e percussionisti Les Tambours Du Burundi; voci, violini, fisarmoniche, cimbali dei romeni Taraf de Haïdouks; e lo strumentista del Maili suonatore di Kora Ballaké Sissoko.

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