La musica salentina alla Biennale di Venezia

DSC_1022Il 53° Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia si svolgerà dal 25 settembre al 3 ottobre e avrà per tema Il corpo del suono. Alla prestigiosa manifestazione parteciperanno quest’anno anche due importanti ensemble salentini, i Mascarimirì di Claudio Cavallo Giagnotti e i Suoni Rurali di Anna Cinzia Villani, che si esibiranno il 30 settembre nell’ambito della sezione Il Paese senza memoria. Incursioni antropologiche: corpi e memorie nella musica, un piccolo festival nel festival, dedicato a Ernesto De Martino, nel 50° anniversario della sua indagine etnografica nel Salento sul tarantismo. Ideata dall’antropologo Maurizio Agamennone con il direttore Luca Francesconi, e realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Il Paese senza memoria si articola in quattro giornate con i contributi alla riflessione di Franco Fabbri, Umberto Fiori, Paolo Apolito, Vincenzo Caporaletti, Cecilia Pennacini, Luca Marconi, Nicola Scaldaferri, Michele Lomuto, Suguru Goto, Simha Arom, a cui si integrano momenti di spettacolo dal vivo con, fra gli altri, Gamako, Jean Delaj con il gruppo di polifonia çam albanese, i quartetti Mascarimirì e Suoni rurali (Teatro Piccolo Arsenale, 30 sett. > 3 ott.). Questa incursione antropologica si apre significativamente con un omaggio a Ernesto de Martino, per affrontare poi le radici italiane nel jazz delle origini, corpi gesti e musiche dell’area balcanica, corpo e trance e le musiche dell’Africa centrale.

Programma della giornata del 30 settembre:

 

11.00 Luca Francesconi introduzione

11.15 Maurizio Agamennone (Università di Firenze e Venezia “Ca’ Foscari”) Armonizzare le storie con le memorie

11.30 Paolo Apolito (Università di Roma III) Ernesto de Martino: tarantismo, religione e storia culturale a cinquanta anni dalla “mitica” estate del 1959

12.30 Suoni rurali in concerto

Pausa pranzo 13.15 – 15.00

15.00 – 16.00 Franco Fabbri (Università di Torino) Il corpo nella mente musicale

16.00 – 17.00 Mascarimirì in concerto

Nell’estate del ’59 la missione etnografica di Ernesto De Martino nel Salento richiama l’attenzione sul fenomeno del tarantismo, interpretato – con sguardo sociologico – come costruzione arcaica della cultura contadina del Sud per fronteggiare le questioni esistenziali ed esprimere il proprio essere-nel-mondo.
A cinquant’anni da questa impresa pionieristica, l’antropologo Paolo Apolito – profondo conoscitore della vicenda nonché degli aspetti storico-culturali connessi all’esperienza religiosa in Italia – ne esamina l’approccio metodologico interdisciplinare, il contenuto implicito di autocritica culturale e gli esiti della documentazione prodotta, riscontrabili nel repertorio di stornelli, serenate, pizzica-pizzica e canti di lavoro riproposti fedelmente dal quartetto vocal-strumentale Suoni rurali.
Di matrice più impura la performance di Mascarimirì, gruppo salentino di ascendenza rom: la tradizione indigena, infatti, si lascia qui fermentare dall’elettronica, dal dub e dall’hip-hop, generi appartenenti a quella costellazione di musiche “etniche” della borghesia occidentale in cui la lectio di Franco Fabbri si sofferma a ravvisare strategie contemporanee di “uscita del corpo da sé”.

Maggiori info su www.labiennale.org/it/musica/programma/paese.html?back=true

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