Poli Bortone contro la Taranta

di Antonio Ancora
da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 21 febbraio 2007

«Se il presidente dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina Luigino Sergio ricorrerà, come ha promesso, alla magistratura, mi farò difendere dall’avvocato e senatore Lorenzo Ria. Chi, meglio di lui per la conoscenza che ha della Notte della Taranta?». Così Roberto Martella, consigliere provinciale di An, mette carne a cuocere nella polemica sui costi della Notte della Taranta che in questi giorni sta surriscaldando i rapporti fra centrodestra e centrosinistra. Dopo le conferenze tenute dal centrodestra della Provincia e dal gruppo di minoranza della Grecia Salentina, è stata la volta di An che nella sezione di Martignano ha tenuto un incontro con il coordinatore regionale del partito Adriana Poli Bortone, il consigliere regionale di Forza Italia Raffaele Baldassarre ed il consigliere Martella, per discutere sulla gestione economica del festival della Taranta.
Dopo gli interventi di Baldassarre e del presidente della Cdl della Grecìa Salentina, Luigi Mazzei, che hanno ribadito l’intenzione di voler fare chiarezza sull’intera gestione del festival, ha parlato l’onorevole Poli Bortone che non ha risparmiato critiche al centrosinistra. «Non riesco a capire come mai – ha spiegato l’eurolady – il sindaco di Melpignano Sergio Blasi, il presidente dell’Unione Luigino Sergio e Massimo Manera si siano inviperiti tanto per la semplice richiesta di far luce sulla gestione della Notte della Taranta. Questa è la solita doppia morale dei comunisti: se sono all’opposizione fanno la parte dei puliti, se invece sono loro ad amministrare ecco spuntare fuori il massimo del marcio.
Mi sembra abbastanza comprensibile che qualcuno abbia il desiderio di sapere come vengono spesi quasi 800.000 euro. Soldi che , non piovono dal cielo, ma che provengono dalle tasche dei contribuenti».
La Poli ha proseguito criticando la professionalità degli amministratori di centro sinistra e, a mo’ d’esempio, ha preso di mira il consigliere comunale di Lecce Carlo Benincasa verso il quale ha avuto parole dure,«Non ho capito – ha poi proseguito – perché quando io ero sindaco dovevo quotidianamente dar conto al centrosinistra di tutto ciò che organizzavo, mentre quando siamo noi a chiedere chiarezza ci rispondono dicendo di volerci portare in tribunale. Nè capisco perché la Provincia di Lecce dia un contributo alla Notte della Taranta di ben 200.000 euro – ha concluso – quando per la festa patronale di Sant’Oronzo, che richiama a Lecce ben, oltre centomila persone, vengano stanziati solo ventimila euro». All’incontro doveva partecipare anche il presidente provinciale di An Ugo Lisi che però ha fatto conoscere il suo pensiero con una nota: «Non si tratta di voler colpire un evento di promozione del territorio – ha scritto – quanto piuttosto le modalità attraverso le quali esso viene gestito. Modalità che lasciano qualche pensiero di troppo. Ciò che più spiace, in questo momento difficile per il Paese e per le sue famiglie, sono infatti le modalità attraverso le quali, a quanto è dato di sapere, con l’evento del concertone della Notte della Taranta, si realizza uno sperpero di denaro pubblico, per ottenere dei risultati certamente significativi, ma che si potrebbero ugualmente raggiungere con l’investimento di risorse pubbliche, quindi di tutti noi, di gran lunga, inferiore. Con il rischio – ha concluso Lisi che si utilizzi il pretesto della cultura ed i denari che essa prende dagli Enti Pubblici “come strumento di formazione e conservazione del mero consenso elettorale».

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