Avvelenati dalla Taranta

Intervista di Antonio Ancora a Sergio Blasi

da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 15 dicembre 2007

«Sono contento che l’opposizione’ provinciale ci faccia le pulci. Più lo fanno e più salta agli occhi la mediocrità di quella classe dirigente». Risponde a muso duro il sindaco di Melpignano Sergio Blasi alle accuse lanciate dal centrodestra di Palazzo Dei Celestini, in una conferenza stampa, sulle omissioni e le opacità dei bilanci della Notte della Taranta».

Sindaco Blasi, il, centrodestra vuole vedere chiaro nei conti della Notte della Taranta che, a sentire qualche detrattore, sembra diventata la Notte dei debiti.
Noi non siamo la Notte dei debiti, semmai siamo la Notte dei crediti. Infatti, aspettiamo ancora il versamento di un milione di euro da parte di enti pubblici e privati che sostengono la Notte. Non abbiamo ancora avuto un euro per l’edizione di quest’anno e dobbiamo avere ancora qualcosa per l’edizione del 2006.
Ma oltre, ai crediti economici, vantiamo crediti anche dal punto di vista turistico; culurale, promozionale e politico. La mediocre classe dirigente che ci fa le pulci vola tanto basso da rischiare di sbattere il muso sui sassi e di farsi molto male. Vogliono scoprire il trucco della Notte della Taranta? Semplice: mentre la politica parla di fare sistema, noi dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina la facciamo veramente dal 1995. Si parla di area vasta? Noi facciamo un governo di area vasta, mettendo da parte gli sterili campanilismi, ormai da 12 anni. La Grecìa, terra di emigranti, era una delle zone più povere del Salento. Ora siamo fra le zone più ricche. E non abbiamo né il mare, né i martiri di Otranto.

Com’è che i resoconti della Notte della Taranta sono parziali? Se ne era lamentato già Lorenzo Ria, se ne lamentano i consiglieri del centrodestra.
E’ assolutamente falso che i resoconti della Notte della Taranta siano parziali. Quelli completi sono a disposizione di tutti, presso tutti i Comuni della Grecìa Salentina, nelle sedi dell’Unione e della Camera di Commercio, e alla Regione. Gli altri enti, come la Provincia, hanno avuto soltanto delle pezze giustificative pari al loro contributo. Quanto al resoconto dell’edizione di quest’anno, contiamo di completarlo entro la prossima primavera, quando speriamo saranno arrivati i frnaziamenti promessi da vari enti.

Comunque i conti non tornano. Anche perché lievitano tanto per spese che il centrodestra ha definito incongruenti e senza evidenza pubblica.
Dalla loro conferenza emerge la falsità di Forza Italia. Hanno affermato, per esempio, che i condizionatori d’aria per gli uffici della bibliomediateca di Melpignano siano stati pagati con i soldi della Notte della Taranta. Niente di più falso. Sarebbe bastato che leggessero bene la delibera e avrebbero capito che quelle spese erano a carico del Comune. Evidentemente, questo hanno voluto tenerlo nascosto. I costi della manifestazione sono lievitati perché a differenza del 2004, in cui non abbiamo avuto nemmeno una lira di contributo dalla Regione Puglia dell’allora presidente Raffaele Fitto, dal 2005, con il presidente Nichi Vendola, abbiamo ottenuto dalla Regione altri 200mila euro da investire. E negli anni i fans della Notte si sono quintuplicati ed ora in un paesino di duemila anime, per due giorni all’anno ospitiamo addirittura 150mila persone da tutta Italia. Tutelare l’incolumità di questa gente costa. Noi abbiamo investito tanto nella sicurezza, nell’adeguamento dello spazio che ospita il concertone finale del festival. E sono stati soldi spesi bene. Lo dimostra il fatto che durante la manifestazione non si è mai verificato un incidente Più il festival avrà successo attirando gente e più dovremo investire per garantire sicurezza ed efficienza. Ma i costi della Notte della Taranta non aumentano solo per questo motivo. Aumentano anche perché ogni anno aumentano i Comuni partecipanti quest’anno abbiamo aggiunto Otranto ed Andrano, e quindi aumentano le spese minute, per i palchi, per i gruppi, passati da due a quattro per serata.

Da quanto dichiarato tempo fa da Lorenzo Ria in Consiglio, ed ora ripreso dal Centrodestra, sembra che voi abbiate distratto delle somme destinate ad insegnare il griko nelle scuole per fimanziare invece la Notte della Taranta, Come stanno le cose?
Che la Grecia Salentina abbia distratto fondi destinati all’insegnamento del griko nelle scuole, per pagare Sparagna e Princigalli, è una sciocchezza. Gli articoli 5 e 20 a della legge 482/99 sull’insegnamento del griko nelle scuole spiegano come i fondi arrivino agli istituti scolastici direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione in base alle richieste dei dirigenti scolastici. E il dirigente capofila dei Comuni dell’Unione grika e coordinatore dei fondi è Luigi Martano di Corigliano d’Otranto. I pochi soldi che sono serviti per pagare in minima parte Sparagna e Princigalli sono stati attinti dai finanziamenti disciplinati invece dall’articolo 15 della stessa legge, quelli destinati alla “tutela e valorizzazione della lingua e della cultura del territorio”.
Il progetto speciale Notte della Taranta ha ricevuto per questo i finanziamenti direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Oltre al festival, con questi finanziamenti abbiamo anche redatti riviste di promozione della Grecia Salentina che hanno avuto come ditettore; fra gli altri, anche Tullio De Mauro, ex ministro della Pubblica Istruzione. Abbiamo finanziato anche il Tg in griko e un master universitario di II livello. Altro che distratto i fondi. Chi lo dice non sa di che parla.

E che dice dei musicisti che ancora non sono stati pagati, come i Ghetonia?
Che ci sia qualche ritardo nei pagamenti del concerto dei Ghetonia ad Andrano del 12 agosto è vero, ma qual’è l’ente pubblico che paga a tamburo battente? Li pagheremo senz’altro presto, appena arriveranno i soldi che aspettiamo dagli enti.

Da quello che lei dice, si .ricava che le prospettive per la Notte della Taranta sono rosee, è così?
Certamente. E’ un’iniziativa che è destinata a crescere ancora, grazie alla nuova classe dirigente cresciuta nell’Unione della Grecia Salentina e composta da giovani sindaci che, uniti, hanno studiato, si sono impegnati e non si sono certo risparmiati per far crescere questa terra. La cosiddetta Terra del Rimorso è diventata, grazie al nostro impegno, una terra che ha cominciato a mordere progresso, innovazione, sviluppo. L’ambasciatore italiano in Spagna ha affermato che se pensa ad una nuova funzione geopolitica per il Salento, pensa alla Notte della Taranta. E poi, ci arrivano false accuse da parte di una maldestra classe dirigente che invece di godersi le centinaia di migliaia di turisti che ogni anno inondano i Comuni griki in occasione del festival, vivono la Notte della Taranta avvelenati dalla bile, con invidia, gelosia, da mediocri.
E si sappia che noi dell’Unione non ci fermeremo: abbiamo pronta la nuova scommessa che saranno i Canti di Passione. Cercheremo di portare il turismo in una settimana dèll’anno in cui scarseggia per far conoscere il Salento in un periodo diverso da quello estivo, con altri colori e sapori.

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