Pensavamo di averla scampata…

Governi di sinistra politiche di destra: una cattiva strada per il Salento

Il Comitato 275, espressione di un variegato movimento di associazioni e liberi cittadini che hanno a cuore le sorti del Basso Salento, deplora quanto oggi sta accadendo sulla scorta di cattive informazioni e ambigue manovre politiche perpetrate da alcuni esponenti del centro-sinistra sulla questione della 275 a 4 corsie nel Capo di Leuca.

Con delibera del 15 febbraio 2007 n. 102, la Giunta Regionale della Puglia ha espresso in maniera netta e inequivocabile la volontà politica di far terminare l’allargamento a 4 corsie della S.S. 275 nei pressi di Montesano Salentino, mantenendo fede agli impegni presi, direttamente da Vendola, nella campagna elettorale per le regionali.

Impegno fatto proprio e ribadito in varie occasioni anche dal Presidente della Provincia di Lecce, Giovanni Pellegrino.

In un documento del 27 febbraio 2007 firmato da 14 sindaci del Basso Salento, invece si propone una soluzione condivisa per far terminare l’allargamento delle 4 corsie fino all’incrocio di Gagliano-Novaglie-Alessano. Un accordo che appare come un vero e proprio inciucio politico dell’ultima ora, perché nella Conferenza dei Servizi tenutasi a Roma il 15 marzo del 2006, essi non avevano espresso tale unanime posizione.

In particolare, i sindaci di Alessano e di Tricase (di centro-sinistra) avevano fortemente ribadito il loro no alle 4 corsie nel tratto Montesano-Leuca, soluzione ritenuta inaccettabile per il rovinoso impatto ambientale dell’opera.

Come mai una soluzione inaccettabile è ora considerata conciliabile e strategica per il Basso Salento? Come mai il partito dei Ds rivendica il merito dell’accordo sulla 275 a dispetto delle decisioni prese dalla giunta regionale di centro-sinistra di cui fanno parte?

Nonostante tutti i maggiori esponenti politici salentini e pugliesi ripetano continuamente che il territorio e la cultura siano risorse strategiche anche per lo sviluppo della nostra terra, di fatto assistiamo anche in questo caso ad una decisione concreta che va nella direzione diametralmente opposta: quello di un modello di sviluppo basato sullo scempio e sulla cementificazione selvaggia del territorio.

Come al solito, si predica bene al momento delle elezioni e si razzola male quando si governa.

Abituate ormai a costruire da sole il futuro di questa terra, le associazioni che fanno parte del Comitato 275 fanno appello al Presidente della Regione e al Presidente della Provincia Pellegrino affinché mantengano gli impegni presi.

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