Il ritmo del Salento brucia l’anima del mondo nuovo

Tracce di Salento alla Mostra del Cinema di Venezia. Tracce musicali e della memoria, quelle della colonna sonora di Nuovo mondo, film di Emanuele Crialese, una delle due pellicole italiane in concorso per il Leone d’Oro. Autore delle musiche dell’importante produzione italo-francese è Antonio Castrignanò, musicista salentino chiamato, all’origine, solo ad interpretare nel film un piccolo “cameo” sonoro. Così, da una cantata col tamburello sul ponte della nave diretta a New York, è passato alla realizzazione dell’intera colonna sonora. Il lungometraggio, tra le uscite più attese della stagione, racconta i tempi della imponente ondata di emigranti italiani approdati in America agli inizi del 1900, costretti a lasciarsi il passato alle spalle per iniziare una nuova vita, nel nuovo mondo. Le suggestioni di canti e di “arie” salentine hanno attratto dall’inizio il giovane regista, arrivato appositamente “in perlustrazione” nel Salento, nell’estate del 2004, alla ricerca di personaggi veri, di un personaggio-suonatore nel caso specifico. L’incontro con i Cantori di Martano in una festicciola nella campagna grika di Kurumuny, qualche concerto in piazza, il palco della Notte della Taranta e, quindi, la scelta di affidare a Castrignanò la parte dell’emigrante cantore. Da lì la collaborazione, le riprese, e lo sviluppo dell’idea fino alla richiesta, di Crialese, di una colonna sonora originale, temi popolari e meridionali. Quella realizzata ora dal musicista che, in un po’ di mesi, ha così steso il tappeto di musiche che accompagna le immagini del film. Arrangiamenti e frasi molto radicali – spiega Castrignanò – che riconducono ad un’epoca che non esiste più, e con una matrice marcatamente salentina; penso che la possibilità datami sia davvero rilevante, anche per la nostra musica, un’operazione importante perchè inserita in un contesto importante, qual è il film di Crialese, e al di fuori di certi stereotipi. Personalmente mi sento sono solo un interprete della musica popolare, un tramite, il mio compito è stato, ed è, quello di evidenziare il vero senso della tradizione musicale: raccontare quello che erano gli altri, la loro vita. Una serie di frammenti sonori, alcuni brani interi e originali, altre melodie tradizionali riarrangiate (tra queste c’è una emozionante versione strumentale di Kali nifta che segna una delle scene cruciali del film, e la stornellata cantata sul ponte della nave), tutto è inserito nella produzione del cd della colonna sonora di Nuovo Mondo (prodotto dalla Emi e distribuita dalla Bmg) che, oltre a due brani della grande Nina Simone, conterrà altre tracce salentine, due bonus track, scritte cantate e suonate da Antonio Castrignanò: una versione di Beddha e una pizzica, anche questa originale. Il risultato ha soddisfatto da subito la produzione, già dalle prime bozze del progetto, all’inizio non volevo accettare – racconta Antonio Castrignanò – non essendo io un musicista, non credevo di essere in grado di realizzare un’intera colonna sonora, poi, per gioco e un po’ anche per sfida mi sono impegnato ed ho cercato di tradurre in musica quello che sentivo, conoscendo la filosofia del regista e, dal punto di vista della scrittura, grazie all’apporto di Antonio Marra e Marco Della Gatta. Musicisti salentini, come tutti gli interpreti dei brani, nonostante la produzione volesse affidare l’esecuzione ad altri. Alla fine ha accolto le mie richieste e sono contento – chiude – senza i musicisti, salentini e amici, naturalmente il risultato non sarebbe stato lo stesso.

La Gazzetta del Mezzogiorno

FacebookTwitterGoogle+WhatsAppGoogle GmailCondividi

Lascia una risposta