Il ritmo meridiano

da Musica di Repubblica – di Felice Liperi

La Pizzica come “identità danzante” e la riscoperta di Ernesto De Martino. È molto interessante che il rilancio dell’opera del grande antropologo napoletano coincida con una sorta di sdoganamento dello straordinario revival della pizzica tarantata da parte del mondo scientifico. Il ritmo meridiano, raccolta di saggi curata dagli studiosi di tradizioni popolari Vincenzao Santoro e Sergio Torsello, ne è la più esplicita dimostrazione. È come se, a distanza di quaranta anni da “La terra del rimorso”, l’inchiesta sul tarantismo pugliese realizzata da De Martino, se ne volesse affrontare il prestigio e la scientificità per affrontare il fenomeno della “riscoperta della pizzica tarantata”. Una libera riutilizzazione fino a qualche tempo fa snobbata dagli studiosi, che in “Il ritmo meridiano” viene invece affrontata con spirito critico nuovo.

Se i due curatori sottolineano la «novità del movimento della pizzica come rielaborazione della tradizione in chiave identitaria», studiosi critici di questo revival come Sandro Portelli arrivano a scrivere «la musica va per la sua strada; staccata dalle sue funzioni antiche, cerca nuove strade e diventa uno dei suoni dell’anno duemila …mi piace pensare che la pizzica sia il nostro rock’n’roll».

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